X-State Ride - S/T

Non sappiamo se gli emiliani fossero in contatto con Snowden da prima del Datagate, fatto sta che questo disco ci azzecca perfettamente in questo periodo. "X-State Ride", degli X-State Ride è un concept ispirato al classico di Orwell "1984", dal quale sono tratte anche citazioni all'interno del booklet.

A partire dalla sua ispirazione, questo album è pregno di critica sociale in una maniera che spazia dal trito al ritrito al molto elegante, e ciò è encomiabile poichè dopo decenni di critica sociale - diciamolo, spesso fine a sè stessa - riuscire a dar ancora vita a un serio sentimento di rivalsa è ormai un pò un'impresa.

Dal punto di vista musicale il lavoro è impeccabile; la band emiliana si ispira direttamente all'hardcore melodico più tecnico, con uscite un pò metal, stile Propagandhi, di cui ascoltiamo quasi un copycat, ma questa sicuramente non è una cosa negativa. Come i vati canadesi le ritmiche sono incalzanti e precisissime, ma sempre elaborate, mentre le voci passano talvolta in secondo piano, come riempitivo (unica pecca non della band ma del genere in sè, per come la vedo io) - pur offrendo linee vocali di tutto rispetto, a momenti.

Il disco scorre abbastanza velocemente, intervallato solo brevemente in due occasioni (una delle quali è l'intro di "Splatterhouse", che ricorda i cari vecchi film horror/gotico della Hammer); l'artwork è molto curato, con una bella veste grafica.

Il s/t dei ragazzi di Reggio Emilia è un bel lavoro dunque, che per chi è nel genere rappresenta un must, mentre per chi non lo è, invece, rimane comunque un bel disco, forse un pò ripetitivo ma da ascoltare con attenzione, perchè musica e testi sono di tutto rispetto.